Nieuport 17 | |
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Nieuport 17 | |
Descrizione | |
Tipo | aereo da caccia |
Equipaggio | 1 |
Progettista | Gustave Delage |
Costruttore | Nieuport |
Data primo volo | gennaio 1916 |
Utilizzatore principale | Aéronautique Militaire |
Altri utilizzatori | RFC RNAS |
Sviluppato dal | Nieuport 11 |
Altre varianti | Nieuport 21 Nieuport 23 |
Dimensioni e pesi | |
Lunghezza | 5,77 m |
Apertura alare | 8,17 m |
Altezza | 2,444/2,45 m |
Superficie alare | 14,75 m²[1] |
Peso a vuoto | 375 kg |
Peso carico | 565 kg |
Propulsione | |
Motore | un rotativo Le Rhône 9J |
Potenza | 110 CV (81 kW) |
Prestazioni | |
Velocità max | 177 km/h[2] |
Autonomia | 2 ore |
Raggio di azione | 250 km |
Tangenza | 5 300 m |
Armamento | |
Mitragliatrici | una Vickers calibro 0.303 in (7,7 mm) |
i dati sono estratti da Aviafrance[3] | |
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Il Nieuport 17 fu un caccia monomotore biplano sviluppato dall'azienda francese Société Anonyme des Établissements Nieuport negli anni dieci del XX secolo.
Introdotto nel 1916 venne impiegato inizialmente dalla Aéronautique Militaire, la componente aerea dell'Armée de terre (l'esercito francese), ed in breve tempo in entrambe le aeronautiche militari del Regno Unito, Royal Flying Corps (RFC) e Royal Naval Air Service (RNAS), durante le fasi della prima guerra mondiale rimanendo in servizio anche dopo il termine del conflitto in numerose forze aeree mondiali.
Rispetto al Nieuport 11 era più grande, con un motore più potente, ali più grandi e in generale possedeva una struttura molto più raffinata. In un primo tempo fu equipaggiato con un motore Le Rhône da 110 hp (82 kW), ma le versioni successive ospitarono a bordo una versione potenziata del propulsore 130 hp (97 kW). Il velivolo possedeva una grande manovrabilità e grande velocità di salita. La stretta ala inferiore risultava molto debole, a causa della scelta costruttiva di utilizzare un unico longherone, e tendeva a disintegrarsi; questo difetto si poteva riscontrare anche sul caccia nemico Albatros D.III.
Inizialmente il "17" era equipaggiato con lo stesso armamento dell'"11", ovvero una mitragliatrice Lewis calibro 7,7 mm montata sull'ala superiore, ma nel servizio operativo francese questa venne sostituita con la pari calibro Vickers montata sulla fusoliera abbinata ad un dispositivo di sincronizzazione che consentiva di sparare senza conseguenze attraverso il disco dell'elica.
Il Royal Flying Corps utilizzò una configurazione leggermente diversa, con l'arma montata sempre sull'ala superiore, ma rivolta verso il basso, in modo da consentire al pilota una facile manutenzione. Pochi aerei montarono due mitragliatrici perché questa configurazione peggiorava le prestazioni del velivolo.
Il 17 iniziò ad essere consegnato ai reparti da caccia francesi operanti sul fronte occidentale dal marzo 1916 sostituendo velocemente il precedente modello. Le prestazioni offerte dal velivolo in ambito operativo, rivelatesi superiori ai caccia a quel tempo in servizio, convinsero ben presto anche le autorità militari britanniche ad emettere un ordine di fornitura destinato ad equipaggiare i reparti aerei dell'British Army (esercito), il Royal Flying Corps (RFC), e della Royal Navy (marina militare), il Royal Naval Air Service (RNAS).
Le ottime caratteristiche del Nieuport 17 sono confermate dalla sua distribuzione che già durante il suo primo anno di introduzione lo vedeva utilizzato in tutti gli squadroni dell'aviazione francese. Gli esemplari che riuscirono ad essere catturati dalle truppe tedesco imperiali furono oggetto di studi approfonditi fornendo l'esperienza necessaria per sviluppare un nuovo modello al quale era fortemente ispirato, il Siemens-Schuckert D.I.
Tuttavia già nei primi mesi del 1917, il "17" era stato surclassato sotto molti aspetti dai nuovi mezzi aerei tedeschi. Furono prodotti allora nuovi modelli, quali il Nieuport 24 e il 27, nel tentativo di mantenere una certa supremazia aerea alleata. Comunque il Nieuport 17 era stato ormai sostituito dal SPAD S.VII in quasi tutti gli squadroni francesi.
Furono molti gli assi alleati che utilizzarono il Nieuport 17, tra i quali si ricordano il canadese Billy Bishop, il britannico Albert Ball, il francese Charles Nungesser, il britannico Edward Mannock e gli italiani Francesco Baracca e Silvio Scaroni.
In Italia vennero distribuiti dal 21 ottobre 1916 ad alcune squadriglie da caccia di prima linea (squadriglie 70ª, 75ª, 76ª, 77ª, 78ª, 80ª, 81ª, 85ª, 91ª e 5ª Sezione Difesa), integrandosi con i Nieuport 11 già in dotazione e poi con gli SPAD.
La 70ª Squadriglia caccia riceve il 21 ottobre 1916 il primo Ni 17 e viene usato principalmente da Baracca fino al 1º gennaio 1917 quando arriva il secondo Ni 17.[4]
La 77ª Squadriglia aeroplani riceve in primi Ni 17 dal 1º gennaio 1917 ed nel maggio 1917 ne ha 4.[5]
La 78ª Squadriglia aeroplani da caccia ne ha in linea dal 1º gennaio 1917 ed il 19 maggio 1917 il comandante Capitano Domenico Bolognesi ottiene una nuova vittoria sul cielo di Feltre, ai danni del Hansa-Brandenburg C.I serie 29.70 che prende terra a Busche di Cesiomaggiore nelle linee italiane.
La 76ª Squadriglia caccia dispone degli Ni 17 dall'1 febbraio 1917.[6]
La 91ª Squadriglia nasce il 1º maggio 1917 con 3 Ni 17.[7]
La 81ª Squadriglia aeroplani riceve all'inizio di giugno 1917 uno dei primi Ni 17 affidandolo a Flavio Torello Baracchini ed al 13 agosto dispone di 7 Ni 17 operativi.[8]
La 80ª Squadriglia caccia dal 16 luglio 1917 dispone di 12 Ni ed il 10 agosto il sergente maggiore Amleto Degli Esposti abbatte un Br. C.1 e Michele Allasia partecipa ad una vittoria di Giovanni Sabelli della 91ª Squadriglia sul monte Stol. Nell'ambito della battaglia di Caporetto il 26 ottobre Giannino Ancillotto, passato alla 77ª ed Alvaro Leonardi abbattono un idrovolante a Doberdò del Lago. Il 6 novembre Leonardi con il serg. Cosimo Rizzotto della 77ª abbattono un Br. C.1 a San Michele di Conegliano nelle linee italiane. L'8 novembre l'unità dispone di dieci Ni 17.[9]
La 85ª Squadriglia li riceve nell'ottobre 1917.[10]
La 75ª Squadriglia caccia il 3 novembre 1917 con il Sergente Andrea Mancini abbatte un aereo austriaco sul Lago di Caldonazzo ed alla fine dell'anno ci sono 5 Ni 17.[11]
La 5ª Sezione Difesa a luglio 1918 ne ha 3.[12]
Analogamente ad altri modelli Nieuport, una volta rimosso dal servizio di prima linea il 17 venne utilizzato nel nuovo ruolo di addestramento avanzato nei reparti di formazione dei nuovi piloti da caccia.
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