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Henry Walton Jones, Jr. | |
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Indiana Jones ne I predatori dell'arca perduta | |
Universo | Indiana Jones |
Soprannome |
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Autore | George Lucas |
1ª app. in | I predatori dell'arca perduta |
Ultima app. in | Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo |
Interpretato da |
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Voci italiane |
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Specie | Umana |
Sesso | Maschio |
Professione |
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Abilità |
Henry Walton Jones, Jr., meglio noto come Indiana Jones, è un personaggio cinematografico ideato da George Lucas, un archeologo protagonista di una serie di quattro film d'avventura scritti da Lucas e diretti da Steven Spielberg e di una serie televisiva. Il suo ruolo è stato interpretato sul grande schermo dall'attore statunitense Harrison Ford.
Nel 1973 un giovane e neolaureato regista, George Lucas, era alla ricerca di nuove idee e progetti da sviluppare per il grande schermo. La prima ispirazione per il personaggio gli venne da un poster di un vecchio film che gli riportò alla mente gli anni 1930 e i film d'avventura dell'epoca, suggerendogli così la figura di archeologo dal doppio ruolo, quello di preciso e impeccabile professore universitario e quello di avventuriero vestito di giacca di pelle e vecchio borsalino in testa, con la barba incolta e una frusta come arma, in giro per il mondo alla ricerca di antichi reperti e civiltà perdute, capace di superare numerose insidie.
Nel 1977 Lucas parlò a Steven Spielberg, futuro regista della serie, dell'idea avuta quattro anni prima e a poco a poco sviluppata, arrivando già a gettare le basi di una sceneggiatura incentrata sulla ricerca della mitica Arca dell'Alleanza, lo scrigno che, secondo la Bibbia, conteneva le tavole dei Dieci comandamenti. Dovettero passare, però, altri quattro anni prima che il progetto andasse finalmente in porto; nel frattempo Lucas era impegnato nella realizzazione dei primi due episodi della serie di Guerre stellari (1977 e 1980), che riscossero un grande successo.
Al momento della realizzazione del film, Lucas vestì i panni dello sceneggiatore e del produttore, mentre Spielberg lo aiutò con il copione e curò la regia. Per il ruolo del dottor Jones venne scelto inizialmente Tom Selleck, che si dovette tirare indietro all'ultimo momento a causa del contratto di esclusività che aveva con la rete televisiva CBS, per la quale girava la serie TV Magnum P.I. Quando arrivò il veto della CBS (a preparativi già molto avanzati), venne scelto l'emergente Harrison Ford, che aveva già recitato in un ruolo importante nei film di Guerre stellari, quello di Ian Solo. La decisione venne presa a sole tre settimane dal primo ciak.
In seguito Selleck fu proposto tra i possibili candidati per il ruolo di un eventuale fratello cattivo di Indiana nel quarto episodio della serie, idea poi accantonata. Rimangono alcuni filmati del provino di Selleck, nei panni dell'archeologo, che recita alcune scene del copione.
Il nome originario del personaggio, scelto da Lucas, doveva essere Indiana Smith, tuttavia Spielberg detestava questo nome, pensava suonasse davvero male, al che Lucas avrebbe detto: "Chiamalo Indiana Jones, o come ti pare, il film è tuo ora".[3]
Un'importante influenza per la creazione del personaggio di Indiana Jones e relative avventure, furono i fumetti avventurosi di Carl Barks con protagonista Zio Paperone[4][5], di cui George Lucas e Steven Spielberg hanno dichiarato di essere grandi fan[6][7]. Infatti, la sequenza iniziale del primo film della saga, I predatori dell'arca perduta, è ripresa da alcuni avvenimenti che accadono nelle storie Zio Paperone e le sette città di Cibola e Zio Paperone e l'oro di Pizarro[8][9].
« Dottor Jones, abbiamo sentito parlare molto di lei: professore di archeologia, esperto di occultismo, e, come dite voialtri? Ricercatore di antichità rare. » |
(Magg. Eaton, ne I predatori dell'arca perduta) |
Indiana Jones è un brillante professore universitario di archeologia che in varie occasioni veste i panni dell'avventuriero partendo per i luoghi più esotici della terra alla ricerca di reperti straordinari; grande è la sua fama di avventuriero/archeologo, infatti nel corso dei film molte persone che si trovano in vari luoghi del mondo sembrano conoscere bene il "Dottor Jones".
Il nome completo di Indiana Jones è - come si apprende nel terzo film Indiana Jones e l'ultima crociata - Henry Walton Jones Junior (Henry Jones Senior è il padre, a sua volta famoso archeologo). L'archeologo tuttavia non sopporta l'essere chiamato col proprio vero nome. Il soprannome di "Indiana" nella finzione deriva dal nome del cane che aveva quando era ragazzino (mentre nella realtà era quello del cane di George Lucas).
Il personaggio ha i requisiti dell'eroe dalla doppia vita, dato che veste i panni del rispettabile e pacato professore di archeologia durante le lezioni al college, per lasciare posto all'occorrenza all'alter ego di Indiana Jones, cacciatore di tesori che gira il mondo alla ricerca di eccezionali reperti e sempre nuove sfide. Non è tuttavia un eroe dotato di poteri sovrumani e non è privo di difetti (ad esempio ha una fobia per i serpenti). Il regista Spielberg volle conferire al personaggio una personalità a tratti infantile, per far sì che potesse risultare meno monotono quando veste i panni del professore e per le varie sfumature del suo carattere che lo rappresentano: romantico e cinico con atteggiamenti che ricordano quelli di un lupo solitario, cacciatore di tesori, detective incallito, eroe umano e patriota americano. Il personaggio di Indiana Jones rispecchia alcuni aspetti autobiografici del regista, come il fatto di non avere avuto una figura paterna al proprio fianco, sviluppando così un rapporto conflittuale con il padre Henry Jones Senior (interpretato da Sean Connery nel terzo film della serie).
Una caratteristica di Indiana Jones che viene evidenziata nel corso dei film, è che egli parla e scrive in molte lingue, sia antiche che moderne come l'inglese, il maya, il latino, il cinese, l'indiano e il russo. Un'altra caratteristica è la sua notevole abilità nell'uso della frusta, che usa per dondolarsi da una sponda all'altra (appendendola a qualcosa), bloccare persone vicine e disarmare un nemico.
Da alcuni riferimenti nel primo film si comprende come Indiana Jones fosse molto legato alla figura del professor Abner Ravenwood, suo mentore all'Università di Chicago e padre di Marion Ravenwood.
Alla sua prima apparizione ne I predatori dell'arca perduta, il personaggio di Indiana Jones può sembrare un cacciatore di tesori in cerca di gloria e ricchezze, ma lo si scopre ben presto come uno studioso dal grande rispetto per la storia e i reperti archeologici, che secondo lui dovrebbero essere esposti nei musei e non rimanere appannaggio di collezioni private. In questo si differenzia nettamente dai suoi concorrenti (come il francese René Belloq nel primo film), che sono rappresentati come mercenari privi di scrupoli, il cui unico scopo è il raggiungimento di ricchezza e/o potere.
I reperti a cui Indiana Jones dà la caccia nei film sono in realtà oggetti mitici, la cui importanza trascende il valore archeologico: l'Arca dell'Alleanza ne I predatori dell'arca perduta; la pietra sacra Sivalingam in Indiana Jones e il tempio maledetto; il Sacro Graal in Indiana Jones e l'ultima crociata; la mitica città di El Dorado in Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo.
I "cattivi" per antonomasia contro cui Indy deve combattere durante il primo e il terzo capitolo sono i nazisti (questi film sono ambientati nella seconda metà degli anni 1930), che cercano di acquisire reperti dagli arcani poteri da sfruttare come armi. Nel secondo film Indiana Jones e il tempio maledetto, ambientato nel 1935 e prequel del primo film, il dinamico archeologo si scontra con una setta di fanatici religiosi adepti della dea Kali (i thug, esistiti realmente). Nel quarto film, ambientato nel 1957, si apprende che Indy durante la seconda guerra mondiale ha combattuto col grado di colonnello nell'OSS.[10] Vista l'epoca della guerra fredda, i cattivi diventano i sovietici.
Lo stesso argomento in dettaglio: Indiana Jones (media franchise). |
Lo stesso argomento in dettaglio: Le avventure del giovane Indiana Jones. |
Ai film della serie cinematografica si è affiancata una serie televisiva, Le avventure del giovane Indiana Jones (Young Indiana Jones Chronicles), che ha come protagonista l'archeologo, dapprima bambino e poi ventenne, continuamente in giro per il mondo alla ricerca di nuove avventure, sempre a sfondo didattico e con la presenza in ogni episodio di un personaggio storico. La serie è stata prodotta dalla LucasFilm. In questa serie troviamo anche un Indiana Jones ormai anziano, con una benda su un occhio, che ormai vive come un normalissimo anziano brontolone, fin quando per un motivo o per l'altro si mette a raccontare le sue incredibili avventure di gioventù.
Indiana Jones, nato dai personaggi a fumetti, è naturalmente diventato anche un fumetto a sua volta. Oltre alle varie trasposizioni a fumetti dei suoi film, si conta una miniserie di albi con avventure originali (pubblicata in Italia durante gli anni 1990) e anche la versione a fumetti delle Avventure del giovane Indiana Jones, nonché alcuni librogame della serie Scegli la tua avventura.
Il primo videogioco, Raiders of the Lost Ark, uscì nel novembre del 1982 per Atari 2600. Del 1992 è il videogioco Indiana Jones and the Fate of Atlantis, basato su un'avventura nuova e inedita, seguito nel 2008 da Lego Indiana Jones: Le avventure originali, basato sui primi tre film della serie.
Nel giugno del 2009 è stato distribuito il videogioco Indiana Jones e il bastone dei re. La storia non è basata su nessuno dei quattro film della serie, il gioco è ambientato un anno dopo il terzo film e racconta della ricerca del bastone di Mosè da parte del dott. Jones. L'elenco completo dei videogiochi è:
Sono stati pubblicati due giochi di ruolo basati sulla franchise, il primo Adventures of Indiana Jones scritto da David "Zeb" Cook è stato pubblicato dalla TSR nel 1984.[11] Il secondo, The World of Indiana Jones (Greg Farshtey, Brian Sean Perry, Peter Schweighofer) è stato pubblicato dalla West End Games nel 1994.[12]
Le colonne sonore dei film sono state composte da John Williams, che, come usa fare di solito, compone seguendo il leitmotiv. Il tema principale della serie è la Raiders' March, Marcia dei Predatori, ed è presente in tutti i film della serie e in un episodio del Giovane Indiana Jones.
Altri motivi sono:
La tetralogia di Indiana Jones presenta una comunanza di contenuti e sequenze. Molti i rimandi utilizzati nei film, basti pensare ad alcune sequenze come la fuga dalla grotta presente nei Predatori dell'arca perduta identica nella forma alla sequenza della fuga nel Tempio maledetto. Indy in entrambi i casi si ritrova a scappare da un qualcosa (nel primo un enorme masso nel secondo da un enorme massa d'acqua che minaccia di investirlo). Dopo una prima parte lenta che mostra allo spettatore alcuni dettagli grazie a inquadrature in primo piano la seconda parte è caratterizzata da un aumento vertiginoso della velocità della sequenza che si snoda in un percorso a ritroso in cui l'archeologo riesce a superare numerosi trabocchetti. Un altro rimando, scena cult è il recupero in extremis del cappello durante le fughe presente nei Predatori dell'Arca, Il tempio maledetto, L'ultima crociata e Il teschio di cristallo.
L'immagine di Indiana Jones può trovare un riferimento nella vita e nella figura di Giovanni Battista Belzoni, avventuroso archeologo italiano del XVIII secolo; George Lucas definì Belzoni «un archeologo eccezionale ma dotato di un carattere forte e rude».[13] Altri ravvisano delle analogie con Otto Rahn, occultista tedesco, per un breve periodo in forza alla Ahnenerbe, che fece delle ricerche per ritrovare il Sacro Graal.[senza fonte]
Indiana Jones ha ispirato nel corso di quasi trent'anni diversi altri personaggi di archeologi-avventurieri presenti in opere successive:
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