Arsenal F.C. Calcio | ||||
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Detentore della FA Cup | ||||
Detentore del Community Shield | ||||
The Gunners ("I Cannonieri") | ||||
Segni distintivi | ||||
Uniformi di gara
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Colori sociali | Rosso e bianco | |||
Simboli | Cannone | |||
Dati societari | ||||
Città | Londra | |||
Nazione | Regno Unito | |||
Confederazione | UEFA | |||
Federazione | FA | |||
Campionato | Premier League | |||
Fondazione | 1886 | |||
Proprietario | Stan Kroenke Alisher Usmanov | |||
Presidente | Chips Keswick | |||
Allenatore | Arsène Wenger | |||
Stadio | Emirates Stadium[1] (60 432[2] posti) | |||
Sito web | www.arsenal.com | |||
Palmarès | ||||
Titoli d'Inghilterra | 13 | |||
Coppe d'Inghilterra | 13 | |||
Coppe di Lega inglesi | 2 | |||
Charity/Community Shield | 15 | |||
Trofei internazionali | 1 Coppe delle Coppe 1 Coppe delle Fiere | |||
Stagione in corso | ||||
Si invita a seguire il modello di voce |
L'Arsenal Football Club, noto semplicemente come Arsenal, è una società calcistica inglese con sede a Londra, più precisamente nel quartiere di Holloway, nel borgo di Islington.[3] Milita nella Premier League, la massima divisione del campionato inglese di calcio, ininterrottamente dal 1919-1920, risultando quindi la squadra da più tempo presente in First Division/Premier League.
Fondato nel 1886, è uno dei quattordici club che rappresentano la città di Londra a livello professionistico,[4] nonché uno dei più antichi del Paese.
È la prima squadra della capitale del Regno Unito per successi sportivi e, in ambito federale, la terza dopo Manchester United e Liverpool, essendosi aggiudicata nel corso della sua storia tredici campionati inglesi, tredici FA Cup (record di vittorie), due League Cup e quindici Community Shield (una condivisa),[5] mentre in ambito internazionale ha conquistato una Coppa delle Coppe ed una Coppa delle Fiere. Inoltre è una delle quattordici squadre che hanno raggiunto le finali di tutte le tre principali competizioni gestite dalla UEFA: Champions League (2005-2006), Coppa UEFA (1999-2000) e Coppa delle Coppe (1979-1980, 1993-1994 e 1994-1995).[6]
I colori sociali, rosso per la maglietta e bianco per i pantaloncini, hanno subìto variazioni più o meno evidenti nel corso degli anni. Anche la sede del club è stata cambiata più volte: inizialmente la squadra giocava a Woolwich, ma nel 1913 si spostò all'Arsenal Stadium, nel quartiere di Highbury; dal 2006 disputa invece le sue partite casalinghe nel nuovo Emirates Stadium. Lo stemma è stato modificato ripetutamente, ma al suo interno è sempre comparso almeno un cannone. Proprio per questo motivo i giocatori ed i tifosi dell'Arsenal sono spesso soprannominati Gunners (in italiano "cannonieri").
L'Arsenal conta su una schiera di tifosi molto nutrita, distribuita in ogni parte del mondo. Nel corso degli anni sono sorte profonde rivalità con i sostenitori di club concittadini, la più sentita delle quali è quella con i seguaci del Tottenham Hotspur, con i quali i Gunners giocano regolarmente il North London derby.[7] L'Arsenal è anche uno dei club più ricchi del mondo, con un patrimonio stimato di 1,3 miliardi di dollari, secondo la rivista Forbes nel 2014, facendone il quinto club più ricco del pianeta e il secondo in Inghilterra.[8]
Lo stesso argomento in dettaglio: Storia dell'Arsenal Football Club (1886-1966) e Storia dell'Arsenal Football Club (1966-oggi). |
L'Arsenal, fondato come Dial Square da un gruppo di operai dell'omonima officina del Royal Arsenal, fu presto rinominato Royal Arsenal e poi Woolwich Arsenal nel 1891 con il passaggio al professionismo.[9] Il club si unì alla Football League nel 1893 debuttando in Second Division, dove rimase per undici anni prima di guadagnare la promozione in First Division. L'isolamento geografico del club non favoriva un'affluenza di pubblico nutrita come quella degli altri club e questo portò a problemi finanziari e quasi al fallimento nel 1910, quando venne acquistato da Henry Norris.[10] Nel 1913, poco dopo la retrocessione in Second Division, Norris spostò la sede del club presso l'Arsenal Stadium di Highbury, North London; negli anni successivi il nome "Woolwich" scomparve.[11] Nel 1919, pur arrivando solo quinto, l'Arsenal venne promosso in First Division a spese dei rivali del Tottenham Hotspur a causa di un errore del regolamento.[12]
Nel 1925 l'Arsenal nominò come allenatore Herbert Chapman che già aveva vinto il campionato con l'Huddersfield Town nelle due stagioni precedenti. La rivoluzione tecnico-tattica di Chapman portò l'Arsenal al suo periodo di maggior successo, l'acquisto di giocatori di grande fama come Alex James e Cliff Bastin segnarono l'inizio del dominio del club nel calcio inglese degli anni trenta.[13] Sotto la sua guida l'Arsenal conquistò i suoi primi maggiori trofei – una FA Cup nel 1929/30 e due campionati nel 1930/31 e nel 1932/33. Inoltre, Chapman fu responsabile del cambio di denominazione della stazione locale della metropolitana di Londra, che da "Gillespie Road Station" divenne "Arsenal tube station", facendo di questa l'unica stazione metropolitana ad essere rinominata in onore di una squadra di calcio.[14]
Alla morte prematura di Chapman, nel 1934 a causa di una polmonite fulminante, gli successe dapprima Joe Shaw e in seguito George Allison. Sotto la loro presidenza l'Arsenal vinse molti titoli (1933–1934, 1934/35 e 1937–1938) e una FA Cup (1935/36). Tuttavia il club stava cominciando ad indebolirsi verso la fine del decennio, quando a causa della seconda guerra mondiale vennero sospese tutte le competizioni professionali d'Inghilterra.
Dopo la guerra, sotto la guida di Tom Whittaker, il successore di Allison, l'Arsenal attraversò un secondo periodo costellato di successi vincendo il campionato nel 1947–1948 e nel 1952–1953, e la FA Cup nel 1949/50. Successivamente la squadra ebbe una flessione dovuta, tra le altre cose, ad una campagna acquisti poco indovinata. Così, tra gli anni cinquanta e gli anni sessanta, non conquistò alcun trofeo di prestigio. Neppure l'ex capitano inglese Billy Wright nelle vesti di allenatore tra il 1962 e il 1966 riuscì nell'intento.
L'Arsenal incominciò a trionfare di nuovo grazie al sorprendente incarico del fisioterapista Bertie Mee come allenatore nel 1966. Dopo aver perso due finali di League Cup, la squadra vinse la Coppa delle Fiere, il suo primo trofeo europeo, nel 1969/70.[15] Seguì quindi un altro evento positivo: il primo double di campionato e FA Cup, nel 1970/71. Ma dopo questo periodo favorevole seguì un momento di rottura e nel decennio successivo la squadra sfiorò vari titoli senza raggiungerli. L'Arsenal si classificò secondo in Premier League nel 1972–1973, perse tre finali di FA Cup (1971/72, 1977/78 e 1979/80) e perse la finale di Coppa delle Coppe 1979/80 ai rigori. L'unico successo ottenuto, in una partita che è tuttora considerata un classico, fu una FA Cup nel 1978/79 agguantata all'ultimo minuto contro il Manchester United per 3–2.[16]
Nel 1986 il ritorno dell'ex calciatore George Graham come allenatore portò un terzo periodo di gloria. L'Arsenal vinse la League Cup nel 1986–1987, nella prima stagione di carica di Graham. Questa vittoria fu seguita da quella in campionato nel 1988–1989, anche questo vinto grazie ad un goal realizzato all'ultimo minuto nella partita di fine stagione contro il Liverpool, anch'egli in lotta per il titolo. L'Arsenal di Graham vinse un altro campionato nel 1990/91 (perdendo solo un match), il double di FA Cup e di League Cup nel 1992/93 ed il secondo trofeo europeo, la Coppa delle Coppe, nel 1993/94. Ma la reputazione di Graham fu macchiata quando fu rivelato che aveva accettato un pagamento illegale dall'agente Rune Hauge,[17] e fu esonerato nel 1995. Il suo sostituto, Bruce Rioch, rimase solamente una stagione, lasciando la squadra dopo una lite con il consiglio di amministrazione.[18] In quella stagione, dopo una rocambolesca semifinale con la Sampdoria (3 a 2 in casa per i gunners e medesimo punteggio a Marassi per i blucerchiati), decisa ai rigori con David Seaman che ne parò tre, arrivò la quarta finale europea, la terza in CdC su tre partecipazioni contro il Real Zaragoza. Venne decisa all'ultimo minuto da tempi supplementari con un tiro da quasi centrocampo dello spagnolo Nayim che beffò il portiere inglese il quale nel tentativo di deviare il pallone inciampò.
I successi del club degli anni novanta e duemila sono in parte merito dell'allenatore Arsène Wenger, ingaggiato nel 1996. Wenger adottò nuove tattiche, un nuovo regime di allenamento e acquisì alcuni giocatori stranieri che servirono da complemento per i talenti inglesi già in squadra. L'Arsenal vinse un secondo double di coppe nel 1997-1998 e un terzo nel 2001-2002. Inoltre, il club raggiunse la finale di Coppa UEFA nel 1999-2000 (persa ai rigori contro il Galatasaray), vinse la FA Cup nel 2002-2003 e nel 2004-2005 e vinse la Premier League nel 2003-2004 senza perdere una sola partita, guadagnandosi così il soprannome di “Invincibili";[19] in tutto, il club ottenne 49 risultati utili consecutivi tra il 7 maggio 2003 ed il 16 ottobre 2004 (le ultime due partite della stagione 2002-2003, tutte le trentotto di quella 2003-2004 e le prime nove di quella 2004-2005), conseguendo il record d'imbattibilità della Premier League.[20] La serie fu interrotta il 24 ottobre 2004, quando i Gunners furono sconfitti per 0-2 dal Manchester United ad Old Trafford (reti di Ruud van Nistelrooy e Wayne Rooney).
Fino alla stagione 2005-2006 l'Arsenal non aveva mai superato i quarti di finale di Champions League; in questa competizione raggiunse però la finale (persa per 1-2 contro il Barcellona) proprio in quell'annata, diventando così il primo club di Londra a raggiungere l'ultimo atto della massima manifestazione continentale, risultato ripetuto dal Chelsea nella stagione 2007-2008.[21] Nel luglio del 2006 il club si è trasferito nel nuovo impianto dell'Emirates Stadium, cambiando così stadio dopo 93 anni di permanenza ad Highbury.[22] Nella Champions league 2005.-2006 l'Arsenal si presentò in finale con due sole reti subite e un'inviolabilità della propria porta da record, durata 995 minuti di gioco[23].
Dopo stagioni caratterizzate da terzi e quarti posti i Gunners tornarono a sollevare un trofeo nella stagione 2013-2014, a nove anni di distanza dall'ultima volta, grazie alla vittoria della FA Cup in finale contro l'Hull City (3-2). In campionato la squadra di Wenger chiuse al quarto posto, qualificandosi così alla Champions League per la diciassettesima volta consecutiva.[24] L'annata 2014-2015 cominciò con la conquista della Supercoppa d'Inghilterra, la prima dal 2004, grazie alla vittoria per 3-0 contro il Manchester City.[25] In Champions League l'Arsenal fu eliminato agli ottavi di finale dai francesi del Monaco (sconfitta per 1-3 all'Emirates Stadium ed inutile vittoria per 2-0 al Louis II), mentre in Premier League chiuse con un altro terzo posto. Vinse, poi, la FA Cup per la seconda volta consecutiva, battendo in finale l'Aston Villa (4-0).[26] L'annata seguente vide i Gunners vittoriosi in Supercoppa d'Inghilterra (1-0 al Chelsea) e secondi in campionato. Nella stagione 2016-2017 l'Arsenal ha vinto per la tredicesima volta nella sua storia la FA Cup, battendo in finale il Chelsea per 2-1 e diventando così la squadra più titolata nella competizione[27], anche se in campionato si è piazzato al quinto posto, mancando così la qualificazione alla Champions League per la prima volta dopo 19 anni[28]. La stagione seguente è cominciata con la vittoria della Supercoppa d'Inghilterra (4-1 al Chelsea ai tiri di rigore dopo l'1-1 dei 90 minuti).
Da quando Arsène Wenger è l'allenatore dell'Arsenal (stagione 1996-1997), in quattordici delle ventuno stagioni sotto la sua gestione i Gunners hanno chiuso il campionato sul podio[29].
Lo stesso argomento in dettaglio: Cronistoria dell'Arsenal Football Club. |
Cronistoria dell'Arsenal Football Club | ||||
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Livello | Categoria | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale |
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1º | First Division | 75 | 1904-1905 | 1991-1992 | 101 |
Premier League | 26 | 1992-1993 | 2017-2018 | ||
2º | Second Division | 13 | 1893-1894 | 1914-1915 | 13 |
In occasione delle partite casalinghe, i colori del club sono per lo più stati il rosso vivo per la maglietta e il bianco per i pantaloncini.[30] Tuttavia non è sempre stato così: la scelta del rosso è stata un segno di riconoscimento per la donazione del Nottingham Forest, subito dopo la fondazione del club nel 1886. Due membri fondatori del Dial Square, Fred Beardsley e Morris Bates, erano giocatori del Forest che, trasferitisi a Woolwich per lavoro, ivi crearono la prima squadra della zona. Aiutati dalle proprie famiglie, ricevettero una serie di divise la cui maglia, color ribes, aveva una sfumatura scura che richiamava il colore del borgogna.[31]
Questa venne usata assieme ai pantaloncini bianchi e calzettoni blu. Nel 1933 Herbert Chapman chiese che i suoi giocatori fossero vestiti più distintamente e modificò la divisa aggiungendo maniche bianche e cambiando la sfumatura al rosso.
Si narra che Chapman fece questa scelta ispirato da qualcuno che indossava una canottiera sotto un maglione senza maniche: forse un tifoso o, forse, Tom Webster, un esperto di animazione con il quale giocava a golf.[30] Fondate che siano o meno queste voci, da quel momento l'Arsenal ha sempre adottato le maglie bianco-rosse ad eccezione di due stagioni: nel 1966–1967, quando indossò maglie interamente rosse che però sembra non furono apprezzate dai tifosi,[31] e nel 2005–2006, l'ultima stagione in cui l'Arsenal giocò ad Highbury, quando si tornò al color ribes rosso in ricordo delle maglie usate nel 1913.[30]
La divisa casalinga dell'Arsenal ha ispirato molte altre squadre. Nel 1909 lo Sparta Praga adottò una divisa rosso scuro come quella indossata all'epoca dall'Arsenal;[30] nel 1938 l'Hibernian adottò il design delle maniche dell'Arsenal per la propria divisa verde e bianca.[32] Negli anni trenta l'allenatore dello Sporting Braga, ritornato da Highbury, decise di adattare la divisa verde della sua squadra a quella dei Gunners.[33][34]
I colori adottati dall'Arsenal per le partite in trasferta sono stati, tradizionalmente, il giallo ed il blu, sebbene, tra il 1982 e il 1984, siano state indossate divise color verde e blu scuro.[35] Dagli inizi degli anni novanta i colori per le divise da trasferta sono stati cambiati regolarmente.[36] Tra i più significativi ci sono: una maglia con due tonalità di blu; alcune varianti del tradizionale giallo e blu come, ad esempio, le strisce blu scuro su oro metallico del 2001–2002; il giallo e il grigio scuro delle stagioni 2005–2006 e 2006–2007.
Il primo simbolo del Royal Arsenal, adottato nel 1888 imitando quello del Borough of Woolwich, raffigurava tre cannoni posti in posizione verticale. Questi talvolta potevano essere scambiati per ciminiere, ma la presenza di una testa di leone intagliata e di una campana posta su ciascuna delle teste facevano capire chiaramente che si trattava di cannoni.[37] Tale simbolo venne abbandonato dopo il trasferimento ad Highbury nel 1913 e nel 1922 il club adottò uno stemma con un solo cannone puntato verso est con il nome del club, The Gunners, posto sopra la facciata; questo simbolo rimase in uso sino al 1925 quando il cannone venne rimpicciolito ed orientato verso ovest.[37]
Nel 1949 il club inaugurò uno stemma più moderno con lo stesso stile di cannone, il nome della squadra in caratteri gotici sopra di esso, ed un rotolo di pergamena con su scritto il nuovo motto latino adottato dal club: Victoria Concordia Crescit (la vittoria proviene dall'armonia). Per la prima volta lo stemma venne proposto a colori: rosso, oro e verde. A causa delle numerose revisioni apportate allo stemma, l'Arsenal non fu capace di tutelarsi giuridicamente; sebbene il club avesse progettato di registrare il simbolo come marchio ed avesse combattuto (ed infine vinto) una lunga battaglia legale con un commerciante di una strada locale che vendeva prodotti dell'Arsenal non ufficiali,[38] il club chiese una più completa protezione legale. Nel 2002 fu poi introdotto un nuovo stemma con linee curve più moderne ed uno stile semplificato, il cannone nuovamente orientato ad est, il nome del club in caratteri topografici ed il blu scuro in sostituzione del verde.[39] Il nuovo simbolo ha però causato una reazione critica da parte dei tifosi; l'Associazione Indipendente Tifosi dell'Arsenal ha accusato infatti il club di aver ignorato gran parte della propria storia e tradizione e di non aver consultato i tifosi nella questione.
Nella stagione 2011-2012, l'Arsenal celebrò il suo 125º anniversario. I festeggiamenti inclusero una versione modificata dello stemma attuale: tutto bianco, era circondato da 15 foglie di quercia sulla destra e 15 foglie di alloro sulla sinistra. Le foglie di quercia rappresentavano i 15 membri fondatori del club che si riunirono al Royal Oak Pub (ovvero Pub Quercia Reale), mentre quelle di alloro rappresentavano un dettaglio del retro delle monete da sei penny che furono pagate dai padri fondatori per istituire il club. Infine, sotto lo stemma compare il motto Foward, accompagnato, rispettivamente a sinistra e a destra, dalle date 1886 e 2011.[40]
Lo stesso argomento in dettaglio: Arsenal Stadium, Wembley Stadium (1923) ed Emirates Stadium. |
Per la maggior parte della sua storia l'Arsenal ha avuto il suo quartier generale nella zona sud-orientale di Londra. Ha disputato le sue prime partite al Manor Ground a Plumstead, salvo per un periodo di tre anni nel vicino Invicta Ground tra il 1890 e il 1893. Il Manor Ground inizialmente era solo un campo, ma il club inserì impalcature e gradinate giusto in tempo per la sua prima partita avvenuta nel settembre del 1893. Lo stadio venne utilizzato nei successivi vent'anni fino al trasferimento del club nell'area settentrionale di Londra nel 1913. Il successivo stadio dell'Arsenal, l'Arsenal Stadium, meglio noto come Highbury, ospitò le gare interne dei Gunners dal settembre 1913 al maggio 2006.
La sua costruzione venne affidata all'architetto Archibald Leitch. Aveva un design comune a molti campi di calcio britannici dell'epoca, con una sola tribuna coperta.[41] Negli anni trenta venne apportata una grande revisione all'intero dell'impianto, con la costruzione dei nuovi settori est ed ovest in Art déco e l'aggiunta di tettoie al North Bank e alla Clock End.[41] Ai suoi esordi Highbury poteva ospitare più di 60 000 spettatori ed aveva una capacità di 57 000 persone fino ai primi anni novanta, quando il rapporto Taylor ed i regolamenti della Premier League costrinsero il club a convertire Highbury in posti tutti a sedere in tempo per la stagione 1993–1994. La società ridusse, pertanto, la capienza a 38 419 spettatori,[42] capacità ulteriormente ridotta in occasione delle partite di UEFA Champions League per poter aggiungere ulteriori cartelloni pubblicitari. Perciò durante le stagioni 1998–1999 e 1999–2000 l'Arsenal giocò le partite casalinghe di Champions League a Wembley, che poteva ospitare più di 70 000 persone.[43]
Dopo aver considerato varie opzioni l'Arsenal decise nel 1999 di costruire un nuovo stadio da 60 000 posti a sedere, l'Emirates Stadium,[22] ad Ashburton Grove, circa 500 metri a sud-ovest di Highbury.[44] Il progetto inizialmente fu frenato dai costi elevati,[45] ma la costruzione venne completata nel luglio 2006, in tempo per l'inizio della stagione 2006–2007. Lo stadio trae la sua denominazione dallo sponsor, la compagnia aerea Emirates, con la quale il club ha firmato il contratto di sponsorizzazione più lungo della storia del calcio inglese; il valore dell'operazione si aggira intorno ai 100 milioni di sterline.[46] Alcuni tifosi però, non accettando il nome dello sponsor come denominazione dello stadio, lo chiamano stadio Ashburton Grove o il Grove. Sarà comunque conosciuto ufficialmente come Emirates Stadium fino al 2012 ed il logo della compagnia aerea comparirà sulle maglie della squadra fino alla fine della stagione 2013–2014.[46]
Il campo di allenamento dell'Arsenal è a Shenley, Hertfordshire, in un impianto aperto nel 2000. Prima che il club condividesse questo tipo di impianti dell'University College di Londra, fino al 1961 si allenava ad Higbury.[47] A Shenley giocano anche le Riserve dell'Arsenal, mentre la Primavera disputa le proprie partite casalinghe all'Underhill Stadium, appartenente al Barnet.[48]
Di seguito le cronologie degli sponsor tecnici e ufficiali.[49]
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Nel 1985, l'Arsenal ha fondato un progetto per la comunità, ovvero l'Arsenal in the Community, che offre sport, educazione e progetti caritevoli. La squadra supporta direttamente un numero di buone cause per la povertà e nel 1992 ha instaurato la compagnia The Arsenal Charitable, che ha raccolto quasi tre milioni di euro per cause locali.[50] Inoltre, una ex squadra professionistica famosa dal 1991 aiuta a cercare fondi per buone cause.[51]
Essendo uno dei club di maggiore successo del paese, l'Arsenal si è spesso distinto non solo in ambito calcistico ma anche nella cultura britannica. La partita contro lo Sheffield United disputatasi ad Highbury il 22 gennaio 1927 fu il primo evento calcistico ad essere trasmesso in diretta dalla radio inglese.[52] Un decennio dopo, il 16 settembre 1937, un'amichevole tra la prima squadra dell'Arsenal e le rispettive riserve fu la prima partita di calcio ad essere trasmessa in diretta dalla televisione.[53] L'Arsenal è anche apparso nella prima edizione di Match of the Day della BBC, che trasmise gli highlights dell'incontro con il Liverpool ad Anfield il 22 agosto 1964.[54]
Nella canzone degli The Who, Baba O'Riley c'è una scena della parata trionfale dell'Arsenal a Londra, vincitrice dell'8º titolo di campione d'Inghilterra nel campionato di Premier League 1970/1971.
L'Arsenal ha anche fatto da sfondo in uno dei più antichi film correlati al calcio, Il mistero dell'arsenale (The Arsenal Stadium Mystery) (1939). Il film è incentrato su un'amichevole tra l'Arsenal ed una squadra amatoriale, un giocatore appartenente alla squadra amatoriale viene avvelenato durante la partita. Molti calciatori dell'Arsenal recitarono di persona ma solo all'allenatore George Allison fu data una parte parlata.[55]
Più recentemente, nel 1992, è stato pubblicato il libro Febbre a 90°, un'autobiografia di Nick Hornby nella quale son messe in luce le sue relazioni con il calcio e più in particolare con l'Arsenal. Il libro, che ha avuto un ruolo importante nel riabilitare il calcio nella società britannica di quegli anni, fu in seguito adattato al grande schermo dando luogo all'omonimo film interpretato da Colin Firth ed ambientato nella emozionante stagione calcistica 1988–89 vinta dai Gunners. Il libro ispirò anche un adattamento statunitense riguardante un fan dei Boston Red Sox, squadra della Major League Baseball.
L'Arsenal è stato spesso raffigurato come una squadra difensiva e "noiosa", specialmente durante gli anni trenta e ottanta;[56][57] molti comici, tra i quali Eric Morecambe, hanno fatto delle parodie a questo proposito. Il tema fu ripreso nel film Full Monty del 1997, in una scena dove gli attori principali si muovono in linea alzando le mani, mimando deliberatamente la trappola del fuorigioco applicata dalla difesa dell'Arsenal, nel tentativo di coordinare il loro spogliarello.[55] In un altro film, Plunkett & Macleane, vi sono due personaggi chiamati Dixon e Winterburn con chiara allusione ai due difensori gunners Lee Dixon e Nigel Winterburn.[55]
Il club è stato citato in alcuni episodi di Monty Python's Flying Circus e in Guida galattica per gli autostoppisti di Douglas Adams, dove un barman rimarca che l'imminente fine del mondo è una "scappatoia fortunata" per l'Arsenal. Inoltre nel film del 2004 Ocean's Twelve i personaggi principali indossano una tuta dell'Arsenal come travestimento per fuggire da un hotel durante uno dei loro colpi in giro per l'Europa.
L'Arsenal è entrato a far parte anche della musica popolare. Joe Strummer scrisse una canzone dedicata al capitano del club londinese, "Tony Adams", che apparve nel suo album del 1999 Rock Art and the X-Ray Style. Strummer è conosciuto anche per aver indossato una sciarpa dell'Arsenal nonostante fosse tifoso del Chelsea.
Insieme agli acerrimi rivali del Tottenham Hotspur, i Gunners furono menzionati nella canzone "Billy's Bones" dei The Pogues, presente nel secondo album della band, Rum, Sodomy, and the Lash.
Le singole voci sono elencate nella Categoria:Allenatori dell'Arsenal F.C. |
Da quando il club ha ingaggiato il primo allenatore professionista, Thomas Mitchell, nel 1897, sulla panchina dell'Arsenal hanno preso posto diciotto allenatori più cinque temporanei.[58] Colui che è rimasto più a lungo e che ha giocato più partite è Arsène Wenger (1996–presente). Wenger è anche l'unico allenatore proveniente al di fuori del Regno Unito e dall'Irlanda che abbia mai allenato il club londinese ed è colui con più successo avendo una percentuale di vittoria del 57,19% (al 17 maggio 2014), mentre Leslie Knighton è l'ultimo (percentuale del 34,46%). Due allenatori dell'Arsenal sono morti durante la carriera – Herbert Chapman e Tom Whittaker.[59]
Aggiornato al 17 maggio 2014.[59] Soltanto le partite ufficiali sono contate.[60][61]
Nome | Naz. | Dal | Al | G | V | P | S | GF | GS | %V |
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Thomas Mitchell | Scozia | agosto 1897 | marzo 1898 | 26 | 14 | 4 | 8 | 66 | 46 | 53,85 |
George Elcoat | Inghilterra | marzo 1898 | maggio 1899 | 43 | 23 | 6 | 14 | 92 | 55 | 53,49 |
Harry Bradshaw | Inghilterra | agosto 1899 | maggio 1904 | 189 | 96 | 39 | 54 | 329 | 173 | 50,79 |
Phil Kelso | Scozia | luglio 1904 | febbraio 1908 | 151 | 63 | 31 | 57 | 225 | 228 | 41,27 |
George Morrell | Scozia | febbraio 1908 | 19 aprile 1915[62] | 294 | 104 | 73 | 117 | 365 | 412 | 35,37 |
James McEwen* | Inghilterra | 19 aprile 1915 | 10 aprile 1919[63] | 1 | 1 | 0 | 0 | 7 | 0 | 100,00 |
Leslie Knighton | Inghilterra | 10 aprile 1919[63] | 16 maggio 1925[64] | 268 | 92 | 62 | 114 | 330 | 380 | 34,46 |
Herbert Chapman | Inghilterra | 11 giugno 1925[65] | 6 gennaio 1934 | 403 | 201 | 97 | 105 | 864 | 598 | 49,88 |
Joe Shaw* | Inghilterra | 6 gennaio 1934 | 28 maggio 1934[66] | 23 | 14 | 3 | 6 | 44 | 29 | 60,87 |
George Allison | Inghilterra | 28 maggio 1934[66] | 31 maggio 1947[67] | 280 | 129 | 74 | 77 | 535 | 329 | 46,07 |
Tom Whittaker | Inghilterra | 2 giugno 1947[67] | 24 ottobre 1956 | 428 | 202 | 106 | 120 | 797 | 566 | 47,20 |
Jack Crayston | Inghilterra | 24 ottobre 1956 | 19 maggio 1958[68] | 77 | 33 | 16 | 28 | 142 | 142 | 42,86 |
George Swindin | Inghilterra | 21 giugno 1958[69] | 1º maggio 1962[70] | 179 | 70 | 43 | 66 | 320 | 320 | 39,11 |
Billy Wright | Inghilterra | 1º maggio 1962[70] | 13 giugno 1966[71] | 182 | 70 | 43 | 69 | 336 | 330 | 38,46 |
Bertie Mee | Inghilterra | 20 giugno 1966[72] | 4 maggio 1976 | 539 | 241 | 148 | 150 | 739 | 542 | 44,71 |
Terry Neill | Irlanda del Nord | 9 luglio 1976[69] | 16 dicembre 1983[69] | 416 | 187 | 117 | 112 | 601 | 446 | 44,95 |
Don Howe | Inghilterra | 16 dicembre 1983 | 22 marzo 1986[73] | 116 | 56 | 32 | 31 | 187 | 142 | 48,28 |
Steve Burtenshaw* | Inghilterra | 23 marzo 1986[73] | 14 maggio 1986[69] | 11 | 3 | 2 | 6 | 7 | 15 | 27,27 |
George Graham | Scozia | 14 maggio 1986[69] | 21 febbraio 1995[74] | 460 | 225 | 133 | 102 | 711 | 403 | 48,91 |
Stewart Houston* | Scozia | 21 febbraio 1995[74] | 15 giugno 1995[69] | 19 | 7 | 3 | 9 | 29 | 25 | 36,84 |
Bruce Rioch | Scozia | 15 giugno 1995[69] | 12 agosto 1996[75] | 47 | 22 | 15 | 10 | 67 | 37 | 46,81 |
Stewart Houston* | Scozia | 12 agosto 1996[75] | 15 settembre 1996[76] | 6 | 2 | 2 | 2 | 11 | 10 | 33,33 |
Pat Rice* | Irlanda del Nord | 16 settembre 1996[76] | 30 settembre 1996[77] | 4 | 3 | 0 | 1 | 10 | 4 | 75,00 |
Arsène Wenger[78] | Francia | 1º ottobre 1996[77][79] | Oggi | 1009 | 577 | 238 | 194 | 1864 | 977 | 57,19 |
Nota: Gli allenatori contrassegnati da una stellina (*) hanno avuto il ruolo di manager temporaneo.
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Le singole voci sono elencate nella Categoria:Presidenti dell'Arsenal F.C. |
La proprietà dell'Arsenal è ben diversa da quella di altri club del calcio inglese, il club è di proprietà di una società madre l'Arsenal Holdings plc.. Storicamente, il club è di proprietà dei discendenti delle famiglie Bracewell-Smith e Hill-Wood. Il primo presidente fu Henry Norris che restò alla presidenza del club per diciannove anni, dopo la seconda guerra mondiale il club fu acquistato da Samuel Hill-Wood e Bracewell Smith, e da allora il club è rimasto nelle mani dei discendenti delle due famiglie. L'attuale presidente è Peter Hill-Wood e dal 2007 il club ha attirato l'interesse di magnati che hanno acquisito partecipazioni azionarie significative.
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Di seguito è riportata l'Arsenal's all time XI, la formazione votata dai tifosi comprendente i migliori gunners di sempre.[80]
Competizioni nazionali
Competizioni internazionaliAltri piazzamenti
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Lo stesso argomento in dettaglio: Statistiche e record dell'Arsenal Football Club. |
Il record di pubblico presso il Wembley Stadium è di 73 707 spettatori, stabilito il 25 novembre 1998 in occasione di una partita di UEFA Champions League contro il Lens. Leggermente inferiore il record di pubblico ad Highbury: 73 295 spettatori per un pareggio a reti inviolate contro il Sunderland il 9 marzo 1935.[82] Infine il maggior numero di spettatori all'Emirates Stadium, 60 161, fu registrato il 3 novembre 2007 per il pareggio 2–2 contro il Manchester United.[83]
Tra i vari primati che l'Arsenal può vantare nell'ambito del calcio inglese, va segnalata la più lunga serie di partite senza sconfitte in campionato (49 tra il maggio 2003 e l'ottobre 2004):[20] questo periodo include le 38 partite del campionato 2003–2004 naturalmente vinto dalla squadra londinese. L'Arsenal è tra i pochissimi club dei tempi moderni, insieme al Milan nella serie A 1991-1992 e alla Juventus nella Serie A 2011-2012, capace di vincere un campionato senza sconfitte, ma ricordiamo che anticamente una tale impresa fu anche conseguita dal Preston North End nel campionato 1888–1889, in cui però si giocò un numero inferiore di partite, nella fattispecie 22.[19]
Nella Champions League 2005–2006 l'Arsenal ha disputato 10 partite senza subire goal, battendo in tal modo il record di 7 partite che apparteneva al Milan: la squadra londinese giocò precisamente 995 minuti senza lasciar segnare gli avversari, per poi perdere l'imbattibilità nella finale in cui uscì sconfitta contro il Barcellona, quando al settantaseiesimo minuto segnò Samuel Eto'o.[21]
Il record di tredici campionati vinti è il terzo più alto nel calcio inglese, dietro quelli del Liverpool e Manchester United,[84] mentre quello di dodici FA Cup conquistate è il primo, davanti al Manchester United.[85] L'Arsenal ha realizzato tre double tra campionato e FA Cup (nel 1971, 1998 e 2002), un record condiviso con il Manchester United,[86] ed è stata la prima squadra inglese a fare un double tra FA Cup e League Cup nel 1993.[87] È stata anche la prima squadra di Londra a raggiungere la finale di Champions League nel 2006.[88]
L'Arsenal vanta uno dei migliori record della storia, essendosi piazzata sotto il quattordicesimo posto solamente sette volte. Inoltre, tra il 1900 e il 1999 ha riportato una media di classifica pari a 8,5,[89][90] ed è uno dei pochi club ad aver vinto due volte consecutive la FA Cup (2002 / 2003 e 2014 / 2015).[91]
David O'Leary detiene il maggior numero di presenze con la maglia dell'Arsenal, avendo giocato 722 partite tra il 1975 e il 1993 con la prima squadra. Il record per un portiere è invece di 563 presenze, ed è detenuto da David Seaman.[82]
Thierry Henry è il miglior marcatore di sempre, con 228 goal tra il 1999 e il 2007 e segnando il suo ultimo goal al suo ritorno ai Gunners il 9 gennaio 2012, avendo superato nell'ottobre del 2005 i 185 di Ian Wright.[92] Il calciatore francese detiene anche il record di reti in campionato – 174[92] –, che era in precedenza appartenuto a Cliff Bastin.
Di seguito le top 10 di primatisti di presenze[93] e reti.[94]
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L'Arsenal vanta una larga e fedele schiera di tifosi, che segue la squadra sia in casa sia in trasferta. Nel corso della stagione 2007–2008, infatti, ha registrato la seconda media più alta per numero di spettatori presenti allo stadio in una partita di calcio inglese (ovvero 60 070, pari al 99,5% della capacità disponibile dello stadio)[95] nonché la quarta media più alta di tutti i tempi.[96] I tifosi spesso amano chiamarsi Gooners, soprannome che deriva dalla denominazione del club, The Gunners ("Cannonieri"). I tifosi sono equamente distribuiti in zone ricche come Canonbury e Barnsbury, in zone eterogenee come Islington, Holloway e Highbury, e in vaste aree proletarie come Finsbury Park o Stoke Newington. Ciò significa che i tifosi dell'Arsenal provengono da diverse classi sociali. Inoltre, secondo un servizio risalente al 2002, il club ha la più alta percentuale (7,7%) di tifosi non-bianchi rispetto ad ogni altro club di calcio inglese.[97]
Tra i fan club si ricordano il Club Ufficiale dei Tifosi dell'Arsenal, che è affiliato alla società inglese, e l'Associazione Indipendente Tifosi Arsenal, che invece mantiene una linea indipendente. Recentemente, è stato fondato l'Arsenal Supporters' Trust che promuove manifestazioni tra i fan. I tifosi del club pubblicano anche fanzines, ossia riviste amatoriali come The Gooner, Highbury High, Gunflash e Up The Arse! Oltre agli usuali cori da stadio, i tifosi dell'Arsenal cantano "One-Nil to the Arsenal" (sul ritmo di "Go West") e "Boring, Boring Arsenal", un tempo melodia di scherno scambiata comunemente tra opposte tifoserie, ma che ora è intonato ironicamente dai supporter dell'Arsenal quando la squadra gioca bene.[56]
In aggiunta all'elevato numero di tifosi in patria, il team inglese ha sempre contato su un nutrito gruppo di simpatizzanti in tutto il mondo, specialmente da quando la base del tifo è cresciuta considerevolmente con l'avvento della televisione satellitare. Secondo una statistica del 2007, ci sono 24 Arsenal supporters' clubs nel Regno Unito, 37 in Irlanda e 49 all'estero, di cui 1 pure in Italia.[98] Un servizio del 2005 ha invece stimato in circa 27 milioni i tifosi dell'Arsenal nel mondo, un livello che ne fa il terzo club più seguito in assoluto.[99]
L'Arsenal, inoltre, vanta tifosi della famiglia reale inglese, la regina Elisabetta II e il principe Henry del Galles.[100][101]
Lo stesso argomento in dettaglio: Derby di Londra. |
La più profonda e duratura rivalità per i tifosi dell'Arsenal è quella con i concittadini del Tottenham Hotspur; le partite tra le due squadre vengono solitamente chiamate North London Derby.[102] Molto sentiti sono anche i match contro Chelsea e West Ham, anch'esse squadre di Londra, sebbene non siano paragonabili a quelli con gli Spurs. La contrapposizione con il Manchester United è invece nata tra la fine degli anni ottanta e l'inizio degli anni novanta e si è intensificata con l'avvento del XXI secolo, quando entrambi i club si sono dati costantemente battaglia per la conquista della Premier League;[103] tuttavia negli ultimi anni, con i Gunners che non sono più stati coinvolti nella lotta per il titolo, questa rivalità si è molto ridimensionata.[104]
Lo stesso argomento in dettaglio: Arsenal Football Club 2017-2018. |
Rosa, numerazione e ruoli, tratti dal sito ufficiale, sono aggiornati al 30 agosto 2017.[105]
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Aggiornato al 2 luglio 2017.[106]
Allenatore: | Arsène Wenger |
Allenatore in seconda: | Steve Bould |
Osservatore prima squadra: | Boro Primorac |
Allenatore squadra Riserve: | Neil Banfield |
Allenatore Primavera: | Steve Gatting |
Allenatore dei portieri: | Jens Lehmann |
Medico prima squadra: | Gary O'Driscoll |
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