Il vaso sanitario o water o cesso [1] (pronuncia: /'vater/) è un apparecchio sanitario costituito da un vaso, generalmente in ceramica (ma ve ne sono anche versioni in acciaio, in vetro e in resina), destinato allo smaltimento degli escreti di funzioni fisiologiche come la minzione e la defecazione.
Il termine "water", è l'abbreviazione (pronunciata all'italiana) dell'inglese water-closet (letteralmente: stanzino dell'acqua)[2].
Il water è costituito da un vaso di colletta, tipicamente dotato di sedile (spesso ribaltabile), collegato a una tubatura di scarico a mezzo di un sifone riempito d'acqua per evitare la diffusione di cattivi odori nell'ambiente.
Dopo ciascun utilizzo, la parte interna del vaso viene ripulita da un getto d'acqua, di solito proveniente da un piccolo serbatoio, usualmente denominato sciacquone; tale soluzione ha soppiantato progressivamente l'impiego di acqua corrente, in quanto permette di impiegare una quantità adeguata e non eccessiva di acqua a ogni risciacquo, limitandone lo spreco. Taluni accorgimenti (altezza e conseguente incremento della caduta, direzionamento dei getti) ottimizzano la funzionalità del getto, gli escrementi vengono così spinti dal getto verso la tubatura di scarico fino a raggiungere la fossa biologica [3] o le fogne e l'acqua contenuta nel sifone viene rinnovata.
I water si distinguono per il tipo di montaggio in:
Le altezze indicate sono in genere comuni a quelle dei bidet montati accanto ai vasi. Dimensioni, caratteristiche e modalità di posa in opera sono oggetto di dettagliati standard edilizi in molti paesi, tendenti a favorire una fruizione ottimale del servizio al maggior numero possibile di utenti, contro le possibili differenziazioni biometriche. In Italia, ad esempio, i sanitari per bambini sino a 10 anni debbono avere un'altezza massima di 350 (±10) mm, quelli per disabili e persone affette da dolori articolari e dell'anca di 500 (±10) mm.
Il sistema di lavaggio del vaso assume la denominazione comune di sciacquone. Gli sciacquoni possono essere:
Il raccordo tra il sifone del vaso e il bocchettone di scarico (generalmente in PVC grigio [6]) può essere disposto verticalmente o orizzontalmente ed è sempre orizzontale nei vasi sospesi. La conformazione del sifone e l'orientamento del raccordo determinano la tipologia di funzionamento dello scarico:
L'invenzione del vaso sanitario sembra da attribuirsi all'inglese Alexander Cummings.
Sistemi a seduta con risciacquo continuo, per certi versi analoghi ai vasi attuali, erano diffusi nel mondo romano antico. Importanti ritrovamenti archeologici a Ostia, Ercolano, Pompei e persino presso il Vallo di Adriano hanno consentito di evidenziarne anche un aspetto di costume per il quale le azioni esplicatevi si suppongono effettuate collettivamente con naturalità.
Grazie a una scoperta archeologica pare che in Cina, attorno all'anno 1, fossero usati servizi igienici molto simili agli attuali. In una tomba della dinastia Han (dal 206 a.C. al 24 d.C.) è stato ritrovato un locale con un sistema per sedersi e raccogliere l'acqua[senza fonte].
In Occidente invece l'invenzione del water viene attribuita allo scrittore John Harington, figlioccio di Elisabetta I d'Inghilterra. Il vaso era collocato in un piccolo ambiente, denominato water closet che, tradotto in italiano, significa propriamente "ripostiglio per l'acqua"[7] e non vaso sanitario, nonostante water closet e la sua abbreviazione, w.c. o WC, siano spesso usati - sebbene erroneamente - per indicare non solo l'ambiente chiuso, ma lo stesso vaso.
Nel 1590, sir Harington ideò un marchingegno fornito di un serbatoio a torre contenente acqua. Un rubinetto a mano faceva affluire l'acqua in un serbatoio più piccolo, mentre una botola a valvola faceva defluire l'acqua di scolo in un pozzo nero.
L'invenzione destò interesse nel pubblico, ma Harington ebbe la sventurata idea di parlare del progetto in un suo libro, contenente allusioni di cattivo gusto. Le divagazioni allusive non piacquero alla regina Elisabetta, che bloccò la realizzazione del rudimentale vaso sanitario e non volle più saperne dell'ingegnoso figlioccio.
Nel 1738, J.F. Brondel riprese l'invenzione di Harington proponendo delle modifiche. Nel 1775 Alexander Cummings, orologiaio inglese, aggiunse al progetto di Harington un sifone a livello della valvola che grazie alla continua presenza di acqua eliminava definitivamente il problema degli odori, ottenendo in questo modo un gran successo.
Nel 1777, Joseph Preiser apportò ulteriori migliorie alle valvole. Nel 1883 in Francia fece la sua comparsa la tazza del water così come la conosciamo oggi. Nel frattempo in molti paesi si era diffuso il semplice buco detto “alla turca” sul quale ci si accovacciava, evitando così problemi di tipo igienico. Dal 1739 a Parigi comparirono toilette separate per donne e uomini mentre sono del 1824 le prime toilet pubbliche.
Nel 1886 l'inglese Thomas Crapper (dal cui cognome, erroneamente, si ritiene che derivi il termine inglese "to crap", in realtà ben più antico [8]) inventò lo sciacquone sopra la tazza, ovvero un serbatoio di 10 litri che grazie a delle leve e a un tirante con catenella di ferro, scaricava e puliva il gabinetto.[9]
Il water rappresentò un importante progresso igienico in quanto consentì di liberarsi in modo efficiente di materiali ad alto contenuto batterico che altrimenti potrebbero favorire l'insorgenza e la diffusione di malattie e infezioni nonché la prolificazione di topi e insetti.
Nel Medioevo, quando era sconosciuto il water e non erano sistematicamente diffuse le fognature, gli escrementi erano generalmente depositati in vasi di coccio spesso vuotati direttamente dalle finestre, trasformando così le strade cittadine in luoghi maleodoranti e in cattive condizioni igieniche.
Questa sezione contiene «curiosità» da riorganizzare. Contribuisci a migliorarla integrando se possibile le informazioni all'interno dei paragrafi della voce e rimuovendo quelle inappropriate. |
Nel 2004 è stato trovato il water su cui Martin Lutero scrisse le sue 95 tesi, un sedile di pietra di 30 cm in una spoglia nicchia nel muro della sua casa. Il monaco pare infatti soffrisse di costipazione cronica e quindi passasse molte delle sue ore più costruttive al gabinetto.[10]
Vaso negli uffici di Google a Livermore (California); si noti l'allacciamento alla rete LAN
Il vaso di un Boeing 747
Bagno turco all'interno di un bunker del Vallo Alpino
This article uses material from the Wikipedia article "Water", which is released under the Creative Commons Attribution-Share-Alike License 3.0. There is a list of all authors in Wikipedia
3d,cad,model,library,download,drawing,step,cad blocks,basics,university,highschool,college,grammer school,statistics,3dprinted