Scuderia Ferrari Mission Winnow | |
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Sede | Italia Maranello |
Categorie | |
Formula 1 | |
Sport Prototipo | |
Dati generali | |
Anni di attività | dal 1929 |
Fondatore | Enzo Ferrari |
Direttore | Mattia Binotto |
Formula 1 | |
Anni partecipazione | Dal 1950 |
Miglior risultato | 16 Campionati mondiali costruttori di Formula 1 (1961, 1964, 1975, 1976, 1977, 1979, 1982, 1983, 1999, 2000, 2001, 2002, 2003, 2004, 2007, 2008) 15 Campionati mondiali piloti di Formula 1 (1952, 1953, 1956, 1958, 1961, 1964, 1975, 1977, 1979, 2000, 2001, 2002, 2003, 2004, 2007) |
Gare disputate | 970 |
Vittorie | 235[1] |
Aggiornamento: Gran Premio di Abu Dhabi 2018 | |
Piloti nel 2019 | |
5 Sebastian Vettel | |
16 Charles Leclerc | |
Vettura nel 2019 | - |
Sport Prototipo | |
Anni partecipazione | Dal 1953 al 1973 |
Miglior risultato | 12 Campionati del mondo sportprototipi (1953, 1954, 1956, 1957, 1958, 1960, 1961, 1962, 1963, 1964, 1967, 1972) |
Gare disputate | 133 |
Vittorie | 79 |
Aggiornamento: definitivo | |
Piloti nel 1973 | |
Jacky Ickx Brian Redman | |
Carlos Reutemann Tim Schenken | |
Arturo Merzario Carlos Pace | |
Vettura nel 1973 | Ferrari 312 PB |
La Scuderia Ferrari, chiamata dal 2019 Scuderia Ferrari Mission Winnow per motivi di sponsorizzazione, è una squadra corse italiana, sezione sportiva della casa automobilistica Ferrari.
Fondata da Enzo Ferrari nel 1929 come reparto corse dell'Alfa Romeo e diventata indipendente nel 1939, nel corso dei decenni si è imposta come una delle più note e titolate squadre nel panorama dell'automobilismo sportivo mondiale.[2][3] Ha principalmente legato il suo nome al Campionato del Mondo di Formula 1, in cui è presente fin dalla sua istituzione e in cui ha conquistato 15 volte il Titolo Piloti e 16 quello Costruttori (record assoluto di entrambe le categorie).[4] Ha inoltre riportato numerosi successi nelle competizioni per vetture Sport Prototipo e Gran Turismo come il Campionato del Mondo Sport Prototipi, dove ha vinto 12 Titoli Costruttori, e gare di durata come la 24 Ore di Le Mans, la 24 Ore di Daytona e la 12 Ore di Sebring. Tra i suoi trionfi più prestigiosi annovera vittorie nelle tre maggiori competizioni mondiali su tracciato stradale ovvero la Targa Florio, la Mille Miglia e la Carrera Panamericana.
Dal 1929 al 1937 è stata allestita dalla S.A. Scuderia Ferrari, che correva con automobili fornite esclusivamente dalla Alfa Romeo, rappresentando il reparto corse della casa automobilistica del biscione. Nel 1939, dopo due anni di sospensione dell'attività agonistica, la squadra è rinata, questa volta indipendente, sotto il nome di Auto Avio Costruzioni e dal 1947 ha ripreso la denominazione Scuderia Ferrari. La divisione della Ferrari a cui è delegato l'allestimento della Scuderia Ferrari è la Gestione Sportiva (GES); il supporto a team e clienti che competono con vetture Ferrari proprie è delegato invece al dipartimento Ferrari Corse Clienti.
In conseguenza a contratti di sponsorizzazione, al nome della squadra può essere affiancato quello di un title partner, ruolo che per la Scuderia Ferrari è storicamente rappresentato fin dagli anni 1970 da Philip Morris International.[5] Al 2013 è la scuderia motoristica sportiva più ricca tra quelle della Formula 1 e della NASCAR, piazzandosi inoltre al 21º posto nella classifica delle 50 società sportive più ricche del globo, con un valore complessivo stimato in 1,2 miliardi di dollari;[6] i suoi contratti pubblicitari hanno un valore di circa 250 milioni di dollari l'anno.[7]
Nell'autunno 1929 Enzo Ferrari aveva ottenuto una preliminare promessa di partecipazione, dalla Pirelli e dall'Alfa Romeo, a una eventuale squadra corse. L'idea di Ferrari era quella di creare una struttura esterna alle due aziende che le sollevasse dagli oneri e dai costi organizzativi, trasferendoli sui gentleman-driver desiderosi di competere, e sugli organizzatori dei vari circuiti, disposti a pagare sostanziosi ingaggi pur di avere piloti celebri che attirassero il pubblico. Le prime adesioni furono quelle dei fratelli Alfredo e Augusto Caniato, gentleman-driver ferraresi ai quali Enzo Ferrari aveva appena venduto un'Alfa Romeo 6C 1500 Corsa, disposti a sborsare una sostanziosa porzione del capitale necessario.
L'occasione per completare la cordata di finanziatori si presentò il 12 ottobre, nel corso delle celebrazioni per il record mondiale di velocità conquistato a Cremona da Baconin Borzacchini su Maserati Tipo V4. Per festeggiare il primato della casa felsinea, il podestà Leandro Arpinati e l'Automobile Club avevano organizzata una cena di gala, nella Casa del Fascio di Bologna, alla quale erano invitati piloti, personalità della politica e dello sport, oltre a facoltosi appassionati. Fu al termine di quella cena che a Enzo Ferrari e Alfredo Caniato si aggiunse Mario Tadini, facoltoso pilota bolognese. Caniato e Tadini si assunsero le spese di gestione, e la fondazione della scuderia venne decisa in quella sera.
Per i dettagli dell'accordo fu incaricato l'avvocato Enzo Levi, padre del più noto Arrigo, che riuscì a comporre gli oneri, le esigenze e gli obiettivi delle varie parti in una bozza di atto costituente, poi formalizzato il 16 novembre dal notaio Alberto Della Fontana e omologato dal tribunale di Modena il 29 novembre 1929. Veniva così fondata ufficialmente la Società Anonima Scuderia Ferrari, con sede a Modena in Via Trento e Trieste, per la durata prevista di due anni, dal 16 novembre 1929 al 16 novembre 1931, con il dichiarato scopo di "compera di automobili da corsa di marca Alfa Romeo e partecipazione colle stesse alle Corse incluse nel calendario nazionale sportivo e nel calendario della Associazione Nazionale Automobil Clubs". La neonata squadra automobilistica si legò quindi all'Alfa Romeo, che divenne fornitrice del team modenese, soprattutto perché, così facendo, aveva la possibilità di partecipare a più gare e di aumentare la popolarità del proprio marchio, sopportando minori spese.[8]
Il 15 gennaio 1930 si riunì per la prima volta il consiglio di amministrazione della S.A. Scuderia Ferrari nelle persone di Alfredo Coniato, Enzo Ferrari e Mario Tadini. La riunione ebbe luogo a Bologna in via Montegrappa 6 nei locali dell'Agenzia Alfa Romeo. In tale data la situazione della società era la seguente:
La squadra esordì alla IV Mille Miglia, il 26 marzo 1930, mettendo in campo tre Alfa Romeo 6C 1750 condotte da Luigi Scarfiotti, Eugenio Siena e Mario Tadini, ma nessuno dei tre piloti raggiunse il traguardo. L'anno seguente Enzo Ferrari riuscì a creare la propria squadra corse ufficiale, che comprendeva anche piloti del calibro di Tazio Nuvolari e Luigi Fagioli,[9] e che colse negli anni seguenti importanti risultati, tra cui vittorie alla Targa Florio e alla 24 Ore di Le Mans, esordendo quindi anche nelle competizioni internazionali. Nel 1933, però, l'Alfa Romeo si ritirò dalle competizioni e cedette le sue vetture a Ferrari.[10]
Visti gli ottimi risultati conseguiti dalla S.A. Scuderia Ferrari, l'Alfa Romeo cominciò a pianificare il ritorno ufficiale alle competizioni. Dopo avere raggiunto un accordo con l'Alfa, il 30 dicembre 1937, la S.A. Scuderia Ferrari venne liquidata ed Enzo Ferrari venne assunto come direttore sportivo della neonata Alfa Corse. A causa però di numerosi contrasti e divergenze d'opinione con i vertici dell'azienda, l'avventura durò molto poco e già nel 1939 il Drake ruppe i rapporti con l'Alfa Romeo e fondò a Modena nuovamente una propria impresa, la Auto Avio Costruzioni, che dopo alcuni anni e scaduti i termini del contratto con la casa milanese (che gli impediva di realizzare vetture sportive), subito si dedicò alla creazione di queste ultime.[11] Quattro anni più tardi gli stabilimenti della Auto Avio Costruzioni vennero trasferiti a Maranello.
I principali ruoli attualmente definiti per la Gestione Sportiva (GES) sono:
La Scuderia Ferrari è stata impegnata in vari tipi di competizioni automobilistiche, in particolar modo in quelle per vetture monoposto, dove svetta il Campionato mondiale di Formula 1, e per vetture Sport Prototipo e Gran Turismo, la cui massima espressione fino al 1992 è stata il Campionato del mondo sportprototipi. Nei suoi primi anni di vita, inoltre, la Scuderia Ferrari si è impegnata anche nel motociclismo.
La Scuderia Ferrari è l'unica squadra ad aver partecipato a tutte le stagioni di Formula 1 ed è quella che detiene il maggior numero di record, tra cui quindici titoli piloti (il primo conquistato nel 1952 con Alberto Ascari e l'ultimo conseguito nel 2007 con Kimi Räikkönen) e sedici titoli costruttori (il primo nel 1961 e l'ultimo nel 2008). Inoltre è quella che ha messo a segno più successi in un singolo Gran Premio, 235.
Michael Schumacher è stato il pilota più vittorioso alla guida di una Ferrari, avendo collezionato cinque titoli piloti (dal 2000 al 2004) e 72 vittorie (dal 1996 al 2006) nell'arco di 180 gare (record di presenze di un pilota con la Scuderia Ferrari).
La Scuderia Ferrari è la squadra automobilistica più vincente della storia della Formula 1, visto che ha conquistato sedici campionati mondiali costruttori di Formula 1, a cui si aggiungono quindici campionati mondiali piloti[14].
Il debutto della Scuderia Ferrari nel Campionato mondiale di Formula 1 risale al 1950 al Gran Premio di Monaco, la seconda prova stagionale, dove giunse seconda grazie ad Alberto Ascari[14]. Nella stessa stagione arrivò seconda anche nel Gran Premio d'Italia, sempre grazie ad Alberto Ascari[14]. La prima pole position e la prima vittoria arrivarono invece l'anno seguente al Gran Premio di Gran Bretagna grazie a José Froilán González[14].
Il primo campionato del mondo piloti conquistato dalla Ferrari (quello costruttori, all'epoca, non esisteva ancora) fu nella stagione 1952, quando Alberto Ascari si laureò campione del mondo su una Ferrari 500 F2[14]. Alberto Ascari replicò la vittoria nel campionato anche nel 1953. Nelle stagioni 1954 e 1955 la Scuderia Ferrari non si ripeté a causa dell'agguerrita concorrenza della Mercedes che conquistò, in entrambi gli anni, il titolo iridato piloti[14]. La Ferrari tornò a conquistare il mondiale piloti nel 1956 grazie alla vittoria di Juan Manuel Fangio su una Lancia D50, vettura venduta al Cavallino dall'omonima casa automobilistica italiana per via del ritiro dalle corse di quest'ultima, che fu causato dalla morte del suo pilota di punta, Alberto Ascari, nel frattempo passato alla Lancia[14]. Il successo nel campionato piloti fu ripetuto nel 1958 grazie a Mike Hawthorn; nella stessa stagione fu istituito il campionato costruttori, che fu però vinto dalla Vanwall.
Dopo qualche stagione di digiuno, il successo tornò nel 1961 con la conquista del mondiale piloti, grazie a Phil Hill, e del mondiale costruttori[14]. Nella stessa stagione morì Wolfgang von Trips in un incidente avvenuto al Gran Premio d'Italia: all'autodromo di Monza persero la vita, oltre al pilota, anche 15 spettatori[15]. Questa sciagura è, a tutt'oggi, il più grave incidente nella storia del Campionato mondiale di Formula 1, ed è stato il primo ad essere trasmesso in televisione. Dopo qualche stagione interlocutoria, dove la Ferrari non riuscì a vincere il titolo iridato, avvenne la conquista, nel 1964, del titolo piloti grazie a John Surtees e di quello costruttori; Surtees è ancora oggi l'unico pilota della storia del motorismo ad aver vinto il titolo iridato sia nel Motomondiale sia in Formula 1[14].
Dopo 11 anni di vittorie nei gran premi, che non portarono però alla conquista di nessun titolo mondiale, arrivò il successo, nel 1975, grazie a Niki Lauda, sia nel campionato piloti che in quello costruttori[14]. Il 1976 fu caratterizzato da un evento tragico: lo spaventoso incidente a Niki Lauda sul circuito del Nürburgring[14]. Nello stesso anno la Ferrari vinse il mondiale costruttori ma non quello piloti[14]. La doppietta venne conquistata nel 1977, con la vittoria in entrambi i campionati, con quello piloti che fu ad appannaggio di Niki Lauda[14]. Nel 1979 fu invece la volta di Jody Scheckter, che vinse il mondiale piloti, a cui si aggiunse, per la Ferrari, quello costruttori[14].
Nel 1982 un altro evento luttuoso: la morte di Gilles Villeneuve sul circuito di Zolder[14]. Sempre nello stesso anno avvenne anche lo spaventoso incidente a Didier Pironi, che costò al pilota la fine della carriera[14]. Nel 1982 la Ferrari riuscì comunque a conquistare il mondiale costruttori anche grazie a Patrick Tambay e Mario Andretti, che sostituirono Villeneuve e Pironi[14]. Nel 1983 il titolo costruttori fu di nuovo ad appannaggio della Ferrari[14].
Dopo un digiuno durato quasi vent'anni, la Ferrari tornò a vincere il mondiale costruttori nel 1999 grazie a Michael Schumacher, a Mika Salo (che sostituì il tedesco per 6 gare in seguito all'infortunio subìto a Silverstone), e a Eddie Irvine[14]. Dal 2000, e fino al 2004, il mondiale piloti fu ad appannaggio di Michael Schumacher[14]. Questi titoli iridati furono tutti affiancati anche dalla conquista del mondiale costruttori[14]. Quest'ultimo fu vinto dalla Ferrari anche nel 2007 e nel 2008, mentre nel 2007 Kimi Räikkönen si impose nel campionato piloti[14].
La Scuderia Ferrari primeggiò nel Campionato del Mondo Sport Prototipi fin dalla sua istituzione nel 1953, rivaleggiando con le più grandi case automobilistiche del mondo (celebri furono le "guerre" Cobra-Ferrari e Ferrari-Ford negli anni 1960) e continuò a gareggiare in questa serie fino al 1973. Successivamente, per volere di Enzo Ferrari, si ritirò, per concentrarsi esclusivamente sulla Formula 1.
Tra le sue vittorie, la Ferrari conseguì 12 Campionati del mondo sportprototipi, un record che solo Porsche ha in seguito eguagliato (correndo però fino alla soppressione della serie nel 1992). Inoltre si è aggiudicata nove volte la 24 Ore di Le Mans, con l'ultimo trionfo datato 1965 a opera della 250 LM gestita dal North American Racing Team. Anche in Nord America ha ottenuto numerosi successi in corse importanti come la 24 Ore di Daytona e la 12 Ore di Sebring.
La Ferrari è oggi impegnata nel settore delle Gran Turismo con il dipartimento Ferrari Corse Clienti, nato nel 1993 per affiancare l'operato della Scuderia Ferrari con le monoposto. Tale struttura fornisce supporto tramite la divisione Competizioni GT ai team clienti che partecipano ai numerosi Campionati GT presenti a livello globale. Tra questi il più importante è il Campionato del Mondo Endurance FIA, sorto nel 2012 dalla collaborazione tra la FIA e l'ACO a seguito della cancellazione nel 1992 del Campionato del mondo sportprototipi. In tale serie la Ferrari ha ottenuto cinque titoli costruttori GT e tre campionati piloti GT.
Qui di seguito sono riportati i risultati più prestigiosi messi a segno dalla Scuderia Ferrari o dalle proprie squadre clienti con vetture Sport Prototipo e Gran Turismo:
Il Ferrari Challenge è una competizione sportiva monomarca creata nel 1992 per i possessori della 348. Comprende tre campionati ufficiali: negli Stati Uniti, in Italia e in Europa. I concorrenti di ciascuna serie si riuniscono in un evento annuale, le finali mondiali. Dal 2007, il Ferrari Challenge ha utilizzato esclusivamente la F430; tuttavia, è stato possibile utilizzare anche la più moderna versione Challenge della 458 Italia. Dal 2017 la 458 Italia è a sua volta sostituita dalla 488 GTB.
Ci sono tre serie distinte ma nel 2001 il numero di campionati era di cinque, con tre serie in Europa, una negli Stati Uniti, e una in Giappone. Dal 2001, il Ferrari Challenge è gestito dalla Ferrari, con la creazione del Reparto Corse Clienti.
Il Ferrari Challenge ha anche ispirato altre serie nazionali a livello di club campionati che non sono direttamente affiliati con la Ferrari stessa. Il Ferrari Scandinavia Challenge è un campionato non ufficiale con eventi in Finlandia, Svezia e Danimarca. È stato creato nel 2001 e non è esclusiva per le vetture più recenti Challenge. Nel Regno Unito vi è una serie simile non ufficiale che comprende tre campionati per auto vecchie, che è organizzata dal Club Ferrari Owners.
Lo stesso argomento in dettaglio: Competizioni motociclistiche della Scuderia Ferrari. |
La Scuderia Ferrari è stata impegnata anche in competizioni motociclistiche dal 1932 al 1934 con moto di marca Rudge e Norton, conquistando 3 titoli nazionali e 44 vittorie.
Lo stesso argomento in dettaglio: Risultati della Scuderia Ferrari. |
La Ferrari ha ottenuto un successo ineguagliato in Formula 1 e detiene sostanzialmente tutti i record significativi, tra i quali:
Le vetture con cui la Scuderia Ferrari ha corso in Formula 1 sono:
Tra parentesi sono indicati i campionati mondiali a cui ha partecipato la vettura. "P" indica che la vettura ha vinto il campionato mondiale piloti, "M" che ha vinto quello costruttori.
Alberto Ascari su una 500 F2 durante le prove del Gran Premio d'Italia 1953
Lorenzo Bandini alla guida di una 312 F1 nel 1966
Clay Regazzoni su 312 T2 nel 1976
Gilles Villeneuve seduto sulla sua 312 T4 durante il fine settimana del Gran Premio Dino Ferrari del 1979
Michele Alboreto impegnato sulla 156-85 del 1985
La 641 F1 di Alain Prost e Nigel Mansell del 1990
La F2004 è la monoposto ad aver ottenuto il maggior numero di vittorie in una stagione (15 su 18 gare) con Michael Schumacher e Rubens Barrichello
Nata per celebrare il 150º anniversario dell'Unità d'Italia, la 150º Italia di Fernando Alonso e Felipe Massa aveva un tricolore dipinto sull'alettone posteriore
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