Licensed under Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 (Andshel).
Questa voce o sezione sull'argomento nautica ha un'ottica geopolitica limitata.
Motivo: Il grosso della voce tratta della Normativa italiana
Contribuisci ad ampliarla o proponi le modifiche in discussione. Se la voce è approfondita, valuta se sia preferibile renderla una voce secondaria, dipendente da una più generale. Segui i suggerimenti del progetto di riferimento. |
La moto d'acqua (in inglese personal water craft, spesso in sigla, PWC), è un mezzo di trasporto su acqua che utilizza un motore a combustione interna con una pompa a getto d'acqua come fonte primaria di propulsione, ed è destinato ad essere azionato da una o più persone non collocate al suo interno.[1] Per antonomasia con il nome di modelli delle varie case produttrici come: WaveRunner, Jet Ski, o Sea-Doo). In Italia viene spesso citato erroneamente col nome di brevetti di mezzi completamente diversi quali: aquabike o aquascooter. Le moto d'acqua sono generalmente equipaggiate con sistema ad idrogetto ma sono stati costruiti e commercializzati diversi modelli con motore fuoribordo.
Vengono utilizzate principalmente per il salvataggio e lo svago in mare, e per attività sportive correlate come il Flyboard.
Il primo water scooter - termine originale dell'epoca - fu sviluppato in Europa a meta anni cinquanta, come il modello britannico della Vincent Motorcycles Amanda, con motore 200cc e propulsione a elica, e il tedesco Wave Roller.[2][3] Duecento esemplari del Vincent Amanda furono esportati negli Stati Uniti d'America, Europa e Australasia.[4] Negli anni sessanta l'idea fu ulteriormente sviluppata da Clayton Jacobson II di Byron Bay, Australia. Originariamente un appassionata di motocross,[5][6][7] Jacobson pensò di dotare la moto d'acqua con un propulsore interno pump-jet al posto del motore fuoribordo,[7] scafo in alluminio e manopole per la presa. Jacobson lasciò l'impiego in banca e si dedicò allo sviluppo della sua idea, costruendo un prototipo nel 1965.
Era ancora molto diverso dalle attuali moto d'acqua ma ne era il precursore. Un secondo prototipo fu costruito l'anno successivo, in fibra di vetro.[8] La prima moto d'acqua tipo Clayton Jacobson II che raggiunse il mercato fu prodotta dalla canadese Bombardier, dal 1968 al 1970, prodotta su licenza dall'inventore americano.[9] Il prodotto Bombardier non fu molto popolare e già prima del 1970 venne lasciato il business. Le prime moto d'acqua in piedi ((EN) stand-up PWC) apparvero sul mercato americano nel 1973 a marchio Kawasaki. Fu il primo modello di massa commercializzato al mondo. Questa variante a singolo utilizzatore è ancora commercializzata anche se la variante con sedile ha prevalso nel mercato delle moto d'acqua.
I produttori che si cimentano nelle moto d'acqua sono i maggiori costruttori di motociclette e non: Kawasaki (Jet Ski), Bombardier (Sea Doo), Yamaha (WaveRunner), Honda (AquaTrax), Polaris (Sealion), Arctic Cat (Tigershark). Tra questi i più grandi sono Kawasaki, Bombardier e Yamaha. Yamaha e Kawasaki hanno in catalogo modelli stand-up, ma sono una piccola percentuale del totale venduto.
Nell'ordinamento italiano, una moto d'acqua è un natante[10] da diporto con lunghezza inferiore a 4 metri.
Per poter condurre una moto d'acqua, indifferentemente dalla potenza del motore, è sempre necessario essere in possesso della patente nautica[11][12].
Lo stesso argomento in dettaglio: Ordinanza di sicurezza balneare. |
Alle moto d'acqua, durante la stagione balneare, è consentito navigare esclusivamente in ore diurne e con condizioni meteo marine assicurate favorevoli, ad una distanza di oltre 500 metri dalle spiagge e di oltre 300 metri dalle coste a picco ed è fatto divieto di allontanarsi più di un miglio dalla costa[15]. La navigazione dei citati natanti è inoltre vietata nelle giornate del 14, 15 e 16 agosto e deve essere sempre svolta alle seguenti condizioni:
È vietato trainare sulla battigia e sulle spiagge le moto d'acqua con l'ausilio di carrelli spinti da mezzi meccanici (autoveicoli, trattori, ecc.).
Tali operazioni potranno essere effettuate solamente nelle aree a ciò appositamente attrezzate, con attraversamento perpendicolare alla battigia, adeguatamente segnalato per renderlo noto e visibile ai bagnanti ed a tutti i fruitori della spiaggia.
[17] È data facoltà di utilizzare moto d'acqua da parte degli assistenti bagnanti, quale utile integrazione al mezzo nautico di tradizionale impiego, esso è subordinato al rispetto delle seguenti condizioni:
La valutazione sulla scelta del mezzo da impiegare per la prestazione del servizio di salvamento è rimessa al prudente apprezzamento del responsabile dello stesso, in funzione della situazione contingente, quali condizioni meteo-marine, distanza del pericolante/presenza di bagnanti. La moto d'acqua deve essere condotta con il criterio della massima prudenza e responsabilità mirando alla tutela e alla sicurezza dei bagnanti, anche durante le operazioni di soccorso che non devono mai compromettere l'incolumità di altre persone presenti.
This article uses material from the Wikipedia article "Moto d'acqua", which is released under the Creative Commons Attribution-Share-Alike License 3.0. There is a list of all authors in Wikipedia
3D,CAD,Model,Libary,Railway, Train, Ship, Marine, Submarine, Automotive, Locomotive, Bike, Car, Formula 1, Space, Aircraft, Aerospace, Satelite, Automobile, Yacht