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Lada Niva | |
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Descrizione generale | |
Costruttore | Lada-Vaz |
Tipo principale | Fuoristrada |
Produzione | dal 1977 |
Altre caratteristiche | |
Dimensioni e massa | |
Lunghezza | 3720 mm |
Larghezza | 1680 mm |
Altezza | 1640 mm |
Massa | 1300 kg |
Altro | |
Stile | Valerij Pavlovič Semuškin |
Auto simili | Daihatsu Taft Suzuki Jimny e Samurai |
La Lada Niva (in russo: Лада Нива?) è un veicolo fuoristrada, adatto anche per l'uso su strada e percorsi cittadini, prodotto dalla Lada-Vaz negli stabilimenti di Togliatti. Nel corso degli anni alla classica versione 3 porte era stata affiancata anche la cabrio 2 porte con capote in tela ripiegabile, mentre in Russia la Niva è disponibile anche nella versione a passo lungo e carrozzeria 5 porte e in diverse versioni pick-up.
La progettazione della "Niva" (in italiano "campo") iniziò nel 1971: il designer si chiamava Valerij Pavlovič Semuškin.
Il prototipo definitivo fu presentato ufficialmente il 24 febbraio 1976, al XXV Congresso del Partito Comunista Sovietico, immediatamente avviando una produzione sperimentale di 150 esemplari al mese, allo scopo di mettere a punto le linee di montaggio ed eventuali difetti costruttivi della vettura.[1]
La Niva si impose su diversi mercati (in Europa ebbe grande successo commerciale soprattutto in Francia): il motore Fiat 1.6, lo stesso della Žiguli, era ancora, all'epoca della presentazione, un motore brillante e moderno; gli iniziali problemi di giochi nella trasmissione e di consumi eccessivi furono attenuati con il passare degli anni.
La Niva fu equipaggiata, nel frattempo, anche con un motore Diesel Peugeot 1.9 aspirato (circa 69 cavalli). Nel 1993 la Niva viene leggermente rivista nella meccanica, con un motore dotato di iniezione single-point ed aumentato a 1.700 cm³, nonché ridisegnata nella zona posteriore, con un nuovo portellone e nuovi fari. L'attuale versione, commercializzata in Italia dal 2001 ad oggi, monta l'identico propulsore di 1.700 cm³, modificato nell'iniezione (ora multi-point) e adeguato ai nuovi standard europei, disponibile anche con alimentazione DUAL FUEL benzina-GPL con impianto Stargas Polaris.[2]
Il progetto della Niva era assai innovativo per l'epoca perché giungeva ad unire caratteristiche proprie dell'attuale categoria delle Sport Utility Vehicles (la scocca portante, sebbene di tipo fuoristradistico uniframe, e la trazione integrale permanente ottenuta con differenziale centrale, all'epoca in uso solo sulla Range Rover e poche altre) con caratteri da offroader pura (ridotte, ponte rigido posteriore, blocco manuale e totale del terzo differenziale, notevoli angoli caratteristici, passo molto corto), con in più la peculiarità assoluta della indipendenza del sistema riduttore-blocco differenziale, così da permettere l'inserimento delle ridotte anche senza aver bloccato il differenziale e viceversa, garantendo così la massima direzionalità possibile. Una soluzione, quest'ultima, che a tutt'oggi può essere vanto di pochissime fuoristrada (Land Rover, Toyota Land Cruiser e Mercedes-Benz Classe G).
Tutt'oggi la Niva viene scelta in oltre 150 paesi non solo per la sua spiccata robustezza e semplicità costruttiva: tutto è ancora rigorosamente manuale, a tutto vantaggio della affidabilità e della facilità di manutenzione e riparazione, mentre assente è ogni ingerenza elettronica, per il massimo piacere di guida; ma viene scelta anche per la sua grande versatilità d'utilizzo: un fuoristrada vero dotato però di carrozzeria da utilitaria e di una abitabilità nettamente superiore ai suoi diretti concorrenti (Suzuki Jimny/Samurai), elementi che ne fanno un veicolo realmente "tuttoterreno", divertente nell'off-road quanto versatile per città e per i viaggi, e che lo rendono, nel complesso, un mezzo che ancora oggi conserva i tratti di forte originalità (se non di unicità) che contraddistinsero il progetto del lontano 1975.
Attualmente lo storico marchio «Niva» è stato ceduto alla Chevrolet (gruppo GM), mentre il modello classico di Niva continua ora ad essere prodotto con la denominazione di Lada 4x4 per i mercati nord europei mentre nel resto dell'Europa la vettura continua ad essere chiamata Niva.
Nel 2014, in occasione del salone automobilistico di Mosca, a distanza di trentasette anni dall'inizio della produzione, la Niva ha beneficiato di alcuni aggiornamenti stilistici come una nuova griglia, il paraurti in tinta con la carrozzeria e nuovi cerchi da 17". Denominata Urban, era dotata di una strumentazione di bordo più fornita rispetto alle versioni precedenti, mentre dal punto di vista meccanico non vi furono novità.[3]
Utilizzando come base il propulsore della Niva, nel 2014 l'azienda Aton sviluppò il fuoristrada anfibio Impulse Viking 2992.
La Lada Niva vanta una costante presenza nella Parigi-Dakar nelle edizioni tra il 1979 e il 1985, con la presenza di ben 81 equipaggi, che la collocavano al 2º posto come presenza di marchio. Tra il 1981 e il 1983 si collocò sempre ai primi tre posti in classifica assoluta, guidata dal pilota francese Jean Claude Briavoine.
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In seguito alla joint-venture con la General Motors, dal 1998 viene prodotta anche una versione marchiata Chevrolet, con linee e interni rivisti, così come alcune parti meccaniche.[4]
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